Ho fatto un sogno (scrive Albamarina) Come si può descrivere un sogno? Come rendere fluido il cedere soffice ed incisivo dei pensieri nascosti fra le pieghe del sonno? Immagina larghissime e luccicanti lastre di vetro sospese nel nulla etereo e opalescente, dove tutto è possibile e al contempo raro. Dove le sensazioni si sfiorano, confondendosi nelle risposte dei nostri corpi non volute ma inevitabili. Lastre sulle quali io e te ci troviamo, naufraghi consapevoli e felici, sorridenti e ammiccanti verso il resto del mondo che vediamo lontano, che neppure ci sfiora se non per strapparci un complice commento beffardo. Immagina il silenzio profondo che stride con i tumulti senza voce della passione inespressa e protratta in un tempo senza fine, senza spazi e senza altro se non la forza dei nostri sguardi. Immagina il bagliore di profumi sprigionati dai nostri corpi, vestiti solo di stupore, che si appartengono... e capirai di quale sogno si è colorata la mia notte.
Albamarina
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