venerdì 30 ottobre 2009

[dice l'amore / sagt die Liebe]

Was es ist
di Erich Fried (1921–1988)

Es ist Unsinn
sagt die Vernunft
Es ist was es ist
sagt die Liebe

Es ist Unglück
sagt die Berechnung
Es ist nichts als Schmerz
sagt die Angst
Es ist aussichtslos
sagt die Einsicht
Es ist was es ist
sagt die Liebe

Es ist lächerlich
sagt der Stolz
Es ist leichtsinnig
sagt die Vorsicht
Es ist unmöglich
sagt die Erfahrung
Es ist was es ist
sagt die Liebe


È quel che è
(traduzione di Andrea Casalegno)

È assurdo
dice la ragione
È quel che è
dice l'amore

È infelicità
dice il calcolo
Non è altro che dolore
dice la paura
È vano
dice il giudizio
È quel che è
dice l'amore

È ridicolo
dice l'orgoglio
È avventato
dice la prudenza
È impossibile
dice l'esperienza
È quel che è
dice l'amore


(a cura di Urri)

domenica 25 ottobre 2009

[filo]

e lo sai che mentre ti scrivo (dice Kika)
ho la netta impressione
(come dall'inizio è, con te)
di seguire un filo già posato sul nostro cammino
di srotolare un gomitolo là dove era predetto che venisse srotolato
ho l'impressione di dirti cose che già ti aspetti che ti vengano dette
e non perché siamo arrivati già alla noia, no!
ma perché è come se fossimo scritti nelle stelle, nella corteccia degli alberi, nella forma delle nuvole e del vento
fatti di cera e di mondo e di buio e luce
fatti della terra che gira, dell'universo intero

Kika

lunedì 19 ottobre 2009

[amarsi]

"Se non ti vuoi bene tu, nessuno te ne vorrà al posto tuo" (scrive cadavrexquis). O meglio: "Almeno tu hai il dovere di volerti bene: non affidare la tua serenità agli umori di uno stupido". Perché è così: io con me devo trascorrerci tutto il tempo che mi resta da vivere e sempre, non soltanto una parte. Non ho scelta: il mio primo matrimonio è con me stesso. È bene quindi che mi ami, almeno un po'.

cadavrexquis

giovedì 15 ottobre 2009

[amami]

Forse (scrive Brixie) non riuscirò mai a essere la donna perfetta che vorrei tanto essere, ma amami per come sono, amami anche per i miei difetti e per il fatto che sto qui davanti a te senza nasconderli, perché ti assicuro che se ci saranno giorni come quelli che ti ho appena detto, ci saranno anche giorni in cui sarò il sole che splende dopo la pioggia, e ti riscalderò, e ti farò sentire desiderato e amato come non pensavi sarebbe mai potuto succedere.
Amami per come sarò al mattino appena alzata, con il mascara colato e il segno del cuscino sulla guancia, e prometto che farò di tutto, il possibile e l’impossibile, perchè tu non abbia mai a pentirtene.

Brixie

sabato 10 ottobre 2009

[credere]

Credo (scrive HangingRock) nell’amore come oggetto fisico misurabile su tre dimensioni: ampiezza, slancio, profondità.
Per ampiezza intendo la pervasività del sentimento nella propria vita, la capacità di riempire i vuoti esistenziali e, anzi, di sovrapporsi e sostituirsi ai propri pieni.
Lo slancio è la spinta a proiettarsi in avanti, e dunque riguarda la forza di propulsione e lo spazio/tempo che questa forza consente di attraversare, e ha a che vedere con il ciclo di produzione e riproduzione del desiderio.
La profondità riguarda la solidità dell’ancoraggio del sentimento ai propri mattoni strutturali, la sua capacità di saldarsi con le fondamenta del proprio essere, la sua resistenza alle intemperie, il suo saper essere fondale insensibile al moto delle correnti. [...]

HangingRock