mercoledì 19 novembre 2003

[sguardi]

Ti rimiro, mi tuffo nel profondo della tua pupilla e mi rispecchio nella tua iride. Lo sguardo mio riflesso nel tuo mi restituisce un io che si sdoppia e si perde, scoppia smarrendosi in te che guardi e mi guardi, raddoppia riconoscendosi nel tuo riconoscimento. E nel contempo tu ti rivedi nel mio sguardo, mentre le identità si moltiplicano come le visioni, si dividono come allo specchio, per poi ritrovarsi intere nel tutto.

domenica 16 novembre 2003

[meravigliose labbra]


Grazie alla vita che mi si fa musa
a te modella splendida radiosa
grazie alla fica che mi fa le fusa
e mi riaccende voglie senza posa.

Io lambirò quei petali di rosa
finché la mente tua sarà confusa
amo goder con te che sei golosa
di chi con tanta voluttà t'annusa.

Ci scambieremo amore alla rinfusa
mille carezze abbracci baci a iosa
finché di nuovo ai miei sapori adusa
e io ai tuoi sarai mia eterna sposa.

sabato 15 novembre 2003

Qual è il femminile di pompino?

(risponde la stuzzicante FDL) Quante parole, quante espressioni più o meno colorite per descrivere il sesso orale praticato a un uomo. E per quello praticato alla donna? Una sola, freddina, asettica, che in sé non porta nulla di sensuale: "cunnilingus". Avanti, troviamo il degno femminile di "pompino", diamogli la luce e la sugosità linguistica (!) che si merita! Io propongo "arpeggio di lingua". Immaginate di dirlo in un orecchio al vostro amante. Suona decisamente meglio di "Amore, cunnilingami un po' ", no? :-)
fdl

martedì 11 novembre 2003

Ma quanti amori esistono nel mondo?

Certo sono tutti il dispiegarsi nel concreto di un unico amore. Che prende le forme delle persone e delle circostanze che incontra. Ma poi anche le informa e le trasforma. Quanta forza ha l'amore? Devastante potenza che crea e dilania. Ma vivere, anche solo per quell'attimo infinito, l'esperienza orgasmica del piacere vibrante in comunione profonda con il partner e con se stessi, e di qui attraverso fino a respirare l'armonia del cosmo intero, vale il rischiare la sfida.
E il bello è che a tale semplice profondità ci si arriva attraverso il gioco e la leggerezza: lo sfiorarsi delle menti, l'indagare le emozioni, il solleticare la pelle e il godere libero delle sensazioni.
Sembra quasi troppo bello per essere vero.

venerdì 7 novembre 2003

[odore]

"...il prossimo con cui andrò sarà colui che mi leverà di dosso l'odore del mio ex una volta per tutte" (scrive la dolce FDL). Difficile liberarsi degli odori. Col tempo nella memoria le facce sbiadiscono, anche le voci dopo un po' perdono identificazione, ma gli odori mai. Ed è l'unica forma di ricordo che ti si ricrea materialmente. Quando ricordi un odore, non lo ricordi a livello accademico, lo ri-senti proprio, fisicamente. È una specie di piccola resurrezione che si porta dietro poi tutto il carrozzone delle cose, persone, emozioni legate a quell'odore. È la forma di memoria più concreta che esista.
fdl

giovedì 6 novembre 2003

[silenzi]

So che avrei dovuto confessarle questo desiderio. Dirle anche che volevo sposarla. Che diventasse mia moglie, veramente. Forse avrebbe detto di no. Ma tutto sarebbe stato più chiaro tra noi. Perché il sì e il no sarebbero stati pronunciati nella semplicità della gioia di vivere insieme. Ma ero rimasto zitto. E anche lei, ovviamente. E quel silenzio, allontanandoci uno dall'altra, ci aveva separati.
(Jean-Claude Izzo, Solea)