Avevano sempre avuto una vita difficile fin dal giorno in cui erano scappati di casa per sposarsi contro il volere dei genitori. Da allora era passato molto tempo, i capelli erano grigi, ma il viso di lei recava ancora tracce di bellezza. L'uomo era piuttosto basso di statura, aveva un'aria stanca e trascurata, ma ogni tanto, quando si voltava verso di lei e la guardava, le sorrideva e gli si accendeva negli occhi una piccola luce tenera e ironica - la stessa, pensava la donna, sì, davvero, quasi la stessa di un tempo. Lui l'aiutò a salire sul marciapiede e raccolse il guanto che le era caduto. Lei lo ringraziò premendo appena le dita sulla mano che lui le porgeva.
Irène Némirovsky, Suite francese (traduzione di Laura Frausin Guarino)
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