venerdì 29 aprile 2005

[lábios - labbra]


Lábios Que Beijei   (J. Cascata / Leonel Azevedo)

Lábios que beijei,
Mãos que eu afaguei
Numa noite de luar, assim
O mar na solidão bramia
E o vento a soluçar pedia
Que fosses sincera para mim.

Nada tu ouviste
E logo partiste
Para os braços de outro amor
Eu fiquei chorando
Minha mágoa cantando
Sou a estátua perenal da dor.

Passo os dias soluçando com meu pinho
Carpindo a minha dor sozinho
Sem esperança de vê-la jamais
Deus, tem compaixão deste infeliz
Por que sofrer assim?
Compadecei-vos de meus ais.

Tua imagem permanece imaculada
Em minha retina cansada
De chorar por teu amor
Lábios que beijei,
Mãos que eu afaguei,
Volta, dá lenitivo a minha dor



Traduzione a cura di Tina Cuppari

Labbra che baciai

Labbra che baciai,
Mani che accarezzai
In una notte di luna, così
Il mare ruggiva nella solitudine
E il vento chiedeva singhiozzando
Che fossi sincera con me.

Niente ascoltasti
E presto partisti
Tra le braccia di un altro amore
Rimasi piangendo
Il mio male cantando
Sono la statua perenne del dolore.

Passo i giorni singhiozzando sulla chitarra
Scavando il mio dolore in solitudine
Senza speranza di vederti mai più
Dio, abbi compassione di questo infelice
Perché soffrire così?
Abbi pietà del mio dolore.

La tua immagine rimane immacolata
Nella mia retina stanca
Di piangere per il tuo amore
Labbra che baciai,
Mani che accarezzai,
Torna, lenisci il mio dolore


Nota: la ascolto nella stupenda versione di Caetano Veloso* (da Fina Estampa, 1994), ma fu lanciata nel 1937 da Orlando Silva.

* ecco il video di un'esibizione dal vivo