sabato 15 aprile 2006

[per sempre]

Non va preso alla lettera, ma considerato un semplice rafforzativo dell'espressione che accompagna.

lunedì 3 aprile 2006

[slegarsi]

(scrive e.l.e.n.a.) ...ero nella tua prigione, cosparsa d'oro e di luce e ricchezza, ma non di libertà. Quella me l'ha data un barbone che mi ha detto, un giorno, che avevo gli occhi tristi e se poteva cantarmi una canzone. Ho esitato, ma gli ho detto sì. Conosceva Yesterday. Tutti sanno Yesterday e Ticket to ride. Per me era come sentirla per la prima volta. Mi ha detto "domani ti innamorerai, te lo dico io". Io gli ho creduto, anche se l'avrà detto a tutte e, mentre gli davo la mano, si sono sciolte le corde, anche l'ultima, lisa e sfilacciata che, ancora, mi legava a te.
e.l.e.n.a.

domenica 2 aprile 2006

[legami]

(scrive e.l.e.n.a.) L i n e a r e . Come il filo della pubblicità Lagostina di una volta scivola così e si alimenta e si perpetua infinite volte reiterandosi e non spezzandosi mai quel filo che ci lega si scioglie ci unisce ci avvolge ci cinge ora stretto ora morbido talvolta allentato quando sembra sfuggirci ma che afferriamo sempre come il senso estremo di noi qui e nell'altrove che non è un senso unico è un doppio senso alternato è il senso di saperti legato all'altra estremità del filo anche quando non ti scorgo ma io so che tirando il mio capo il mio strappo arriva a te e so che il senso nostro è un senso perfetto che nasce dall'essere imperfetto e dall'attenzione che poniamo affinché questo filo non si spezzi o non si ingarbugli e sia sempre il congiungimento fra te e me la nostra fune di salvataggio a cui possiamo aggrapparci l'un l'altro indelebili nel tempo che è solo nostro anche se è di altri ma è certamente solo nostro nell'affetto che si avvita attorno come una spirale di fili ammatassati nella voglia di accorciarlo talvolta per arrivare a toccarti la mano che lo regge e vederti e guardarti negli occhi. S a p e n d o l i .
e.l.e.n.a.