venerdì 17 marzo 2006

[da lontano]

(lettera ritrovata da nocedifool ascoltando Wide Open Sea - Savina Yannatou sings Manos Hadjidakis)

Amata mia,
ti scrivo da questo ventre di noce perso a chissà quale latitudine di tempo. Il mare è quieto da giorni. Tanto quieto che la notte non riesco quasi a prendere sonno. Ti immagino infilata in qualche vestito di seta che ti illumina le forme. Le sento nelle mani mentre accarezzo il legno che ci conduce verso l'orizzonte. Gli uomini dormono. L'odore acre del giorno si è zittito. Adesso, c'è solo un odore d'aria fredda. Se alzo la testa, riesco a intravedere la luna. Sarà piena domani. A volte ho l'impressione che mi guardi anche lei, che voglia dirmi qualcosa, che mi parli di te o forse del mondo che ancora non conosco. La ingoio a ogni respiro. Così bella. Piena così piena del mio desiderio per te, dell'illusione che basterebbe allungare le mani per raggiungere i tuoi fianchi e farti ridere e ballare ballare ballare. Quanto desiderio può contenere un essere umano? Quanto, prima di asciugarsi in se stesso? Le mani cominciano a farsi fredde amore mio, la penna mi cade dalle dita. Ho gli occhi doloranti. Non preoccuparti amore mio, il ricordo di te li conserva. Comincio a essere stanco. Questa tua assenza mi sfalda notte dopo notte. Tu, mio nutrimento, manchi alla mia anima come le forze. Ho detto al Capitano che al primo porto scenderò, consegnerò i miei averi e abbandonerò la nave. Per avere te, di nuovo te. Non ha battuto ciglio. Se solo il vento non si fosse arrotolato in fondo all'angolo più buio della terra, se solo ricominciasse a spingere questa noce verso di te... Sono stanco, amore mio. Vorrei dormire sul tuo velluto amore mio, svegliarmi sul tuo calore. Vorrei scivolare come questa luna dentro al tuo sguardo, al tuo corpo, di nuovo dentro le tue viscere, amore mio. Vorrei scorrerti dentro come sangue, scavarti come tu mi scavi.
Dormi amore mio, dormi e riposa anche per me.
Tuo,
Amore

nocedifool

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