venerdì 11 novembre 2005

[leccami]

(scrive e.l.e.n.a.) Leccami.
Ogni centimetro di pelle. Non tralasciare nulla, nemmeno un minuscolo angolo. Hai tutto il tempo che vuoi. Hai tutto il tempo che voglio. Segui ogni curva, ogni avvallamento, colma i solchi e risali le superfici. Voglio sentire la tua lingua percorrermi ovunque con esasperante lentezza e scrupolo. Come se dovessi dipingermi con essa e nessun punto del corpo dovesse rimanere privo di colore. Percorrimi. Assaggiami. Annusami. Respirami. Così saprai. Saprai chi sono. Saprai di me tutto quello che c'è da sapere. Prenditi il tuo tempo. Così come il mio. È tuo. Chissà se sto ancora sognando o è uno stato di veglia rarefatta. Ricoprimi. Stendi il tuo corpo su di me e fermati. Ti voglio sentire. Voglio che tu senta me. Mi senti?
Leccami.
e.l.e.n.a.

mercoledì 9 novembre 2005

[sentimento]

(scrive Flounder) Parola composta, spesso rappresentativa del suo esatto contrario. Senti: mento.
Flounder

martedì 8 novembre 2005

[impressioni di senso]

Quando un istante è molto intenso, le sue tracce ti rimangono dentro, come le impressioni su una lastra fotografica (ne esisteranno ancora?) e si sovrappongono, quasi, alla realtà.
Capita così che un sapore ti riporti a una situazione, o che un odore ti colga alle spalle e ti conduca in un luogo diverso, in un momento particolare.
E così, a volte... chiudi gli occhi, per vedere.

domenica 6 novembre 2005

[sguardo]

(scrive Occhidiluce)

Il est beaucoup moins indécent de coucher ensemble
que de se regarder dans les yeux.
(Boris Vian)

Certe volte guardarsi negli occhi è più indecente che andare a letto insieme

Quel giorno stavo salendo i gradini dalla stazione della metropolitana. Io.
Mi aspettavi, in piedi, fermo. Tu.

Il tuo sguardo era colmo di un fuoco sì puro
che la vecchia signora sui gradini davanti a me
si è voltata a controllare l'oggetto della tua intensa attenzione.

Era inciampata,
inconsapevole,
nel filo teso tra i nostri sguardi,
ma agile funambula
malgrado l'età, o forse proprio grazie a questa,
si era districata leggera,
dopo aver voltato più volte la testa da una parte all'altra,
da te a me,
sorridendo...

Odl